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La settimana perfetta

16 luglio 2016

La settimana perfetta

Ammetto di essere partito per Caspoggio per unirmi allo Sport Camp dei Porcospini  pieno di dubbi e di perplessità; lavoro per i Porcospini dietro le quinte, mi occupo di sponsor, assicurazioni, affari legali. Solo quest'anno, per la prima volta, ho seguito tutto il campionato della U16 come accompagnatore.

Sulla metropolitana e in treno in viaggio per Caspoggio mi sono domandato spesso cosa stavo andando a fare in mezzo a tutti quei ragazzi; la mia sicurezza era sapere che in Valtellina c'era Lorenzo e la sua casa che mi ha visto crescere dalla prima volta che vi ho villeggiato nell'estate del 1975.

I primi giorni a Caspoggio continuavo a chiedere: quello chi è ? Quanti anni ha? In che ruolo gioca? Sono stato aiutato dai ragazzi della U18 che vivevano in casa con me e che mi hanno accettato subito come il fratello più grande. Francesco, grande cuoco, padrone di casa porta  sulle spalle il macigno di essere il figlio del presidente. Ricky , robocop, mai una virgola o una parola fuori posto, mi ha sorretto al ritorno dalla gita al lago Palu' quando ormai le forze erano a zero. Simone, che non conoscevo, bisogna ucciderlo per farlo stare zitto, sempre pronto allo scherzo. Fabio, il bello della casa, sempre sorridente mai un capello in disordine. Gabriele devi conoscerlo, può sembrare antipatico, ma è un grande. Alessio, per noi della casa Alessia , un simpatico innesto dei Lyons di Settimo, bersaglio di tutti gli scherzi del gruppo. Dopo qualche giorno mi sono inserito e ho constatato il grande lavoro di Dario, Matteo e Roby, non solo allenatori sul campo, ma grandi educatori per 24 ore al giorno; sicuramente gran merito della settimana perfetta va a loro. Ho iniziato a chiamare per nome i ragazzi, soprattutto i più piccoli e a parlare con loro, ho superato la loro diffidenza e timidezza: uno mi chiamava signore e poi sono diventato uno di loro. Tutti mi hanno lasciato un piacevole ricordo e tutti saranno per sempre miei amici.

Genitori, dovete essere fieri dei vostri bravi ragazzi, noi vi stiamo dando una mano, siamo una bella società che sta crescendo e crescerà grazie a voi e con voi.

Vorrei citarli tutti, partendo dai più grandi: Luca , capitano non solo in campo; Ale, che non vuole perdere neanche a bim bum bam, grande; Daniele, il più taciturno dei tre, ma sempre presente, mai una lamentela; poi il trio dei lunghi. Federico, che crescendo migliora, continua così. Vitto, il figlio dei miei amiconi Barbara e Francesco, che passa dall' euforia a momenti in cui sembra che il mondo intorno non esista. Cesca, grande sul campo, schivo con gli adulti, ma fa solo bene.

Poi il 2001, loro stanno crescendo, me li ricordo bambini a inizio campionato, come sono cambiati, il giorno poi che inizieranno a parlare sarà fantastico. Andrea, mangia panini, Edoardo e Daniele inseparabili , e Diegone, Diego meriterebbe un capitolo a parte: se devo eleggere il migliore di tutti il mio voto va senz'altro a lui, sempre sorridente, sempre entusiasta, sempre pronto a mettersi alla prova e a superarsi, bravo bravo , bravo. Abbiamo Giulio che dimostra più anni di quelli che ha , serio sul campo e serio fuori; Mattia Zuba, un altro che non sta mai zitto, bisognerebbe chiuderlo in una camera con Simone della U18, non so chi ne uscirebbe vivo. Poi c'è il mio amico Leo, Cuba per me, abbiamo fatto lunghe chiacchierate sull' Havana il giorno che ci andremo insieme. Samuele sempre di compagnia e zanzara per i più grandi.  Simone, molto riservato, non c'entra molto con il Simone più grande. Tommy, alle prese con i pokemon, lui mi dava del lei fino al penultimo giorno. Dieghino, sempre sorridente e sempre affamato bravissimo. Matteo , il soldatino, gli dicevi una cosa e lui scattava, un grande rispetto per noi più grandi. Filippo, per tutti Pippo , una gran voglia di fare e di mettersi alla prova, è stato con i grandi il giorno della salita al rifugio in bici, dove io non sono riuscito, campione. E poi Fabio ultimo perché il più giovane, anche lui una gran voglia di fare, sempre pronto a tutto.

Grazie a Matteo, a Dario e a Roby. Di Roby non parliamo perché se no piangiamo tutti; diciamo solo un arrivederci e un "sai quello che devi fare".

Grazie al fratello Lorenzo che mi ha ospitato, con lui stiamo organizzando i prossimi 12 anni di questo meraviglioso giocattolo, lui e Matteo hanno organizzato il tutto in questi mesi.

Grazie ai Porcospini di esistere........

Alla prossima gita. 

Il vice presidente Alberto (Chizzoni)

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