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SOSTEGNO DENTRO E FUORI DAL CAMPO

01 dicembre 2019

SOSTEGNO DENTRO E FUORI DAL CAMPO

Il rugby è uno sport fatto di tradizioni e di valori che vengono tramandati di generazione in generazione. Quando si insegna qualcosa, nella maggior parte dei casi, si utilizzano le parole: anche noi, nell’insegnare i fondamentali del rugby, usiamo tanti termini, spesso incomprensibili a chi non conosce questo sport quali touche, ruck, maul. Sono nomi propri del mondo del rugby, sono situazioni codificate che nascono e finiscono nel rettangolo di gioco. 

Il termine più rappresentativo del rugby però è Sostegno. Un concetto non limitato al campo da gioco, che viene insegnato fin da piccoli ai rugbysti,  il sostegno è l’atto di essere sempre vicino al proprio compagno di squadra, pronto ad aiutarlo in qualsiasi momento per poter avanzare insieme e raggiungere la meta. Il sostegno è presenza, è vicinanza, è partecipare alla lotta del compagno di squadra, è protezione di chi è in difficoltà, è mettersi a disposizione degli altri.

Nelle scorse settimane alcuni ragazzi di San Donato hanno organizzato una raccolta di giocattoli destinati ai bambini ricoverati in De Marchi affetti da tumori e leucemie. Ci hanno contattati chiedendoci se eravamo disponibili a donare qualche pallone da destinare alla raccolta. La risposta è stata, ovviamente: sì!

Il sostegno nel rugby è continuo, incondizionato, immediato… e così come facciamo  sul campo, abbiamo cercato di offrire un sostegno a chi ha organizzato la raccolta dei giocattoli. 
In tanti, nei giorni scorsi, hanno portato al campo dei giocattoli da destinare alla raccolta, hanno chiesto informazioni per poter essere presenti, hanno voluto partecipare e si sono recati personalmente al banchetto. 

Stamattina il Presidente Massimo Fabbri, Jacopo Malacart (capitano della Seniores), alcuni membri del Consiglio ed una rappresentanza di atleti delle categorie giovanili e del minirugby erano presenti, insieme, per donare, come club, 3 palloni e tanti giocattoli da riempire più di due bagagliai. Grazie a tutti voi per avere permesso che questo succedesse! 
Visto il tempo inclemente una nostra "mamma ovale” ha portato un thermos di tè caldo a chi ha trascorso la mattina al freddo. Un piccolo gesto che rappresenta un modo diverso ed altrettanto efficace d'essere in sostegno e d'essere un sostegno.

Abbiamo coinvolto i nostri bambini ed i nostri ragazzi in questo piccolo gesto che abbiamo voluto come club. Lo sport insegna valori utili non solo sul campo da gioco, ma anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni. Oggi abbiamo cercato di spiegare ai nostri atleti un modo di "essere in sostegno” verso chi è meno fortunato come chi sta lottando contro un avversario terribile quale è una leucemia o un tumore. 

Speriamo che il nostro piccolo gesto contribuisca a portare un sorriso ad un bambino che lotta contro una malattia e che quel sorriso lo sostenga e lo accompagni a schiacciare un ovale nella meta della guarigione. 

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