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Ciao Lorenzo

13 ottobre 2020

Ciao Lorenzo

 
Ciao Lorenzo, 
Non abbiamo avuto modo di dirti le parole che qui vogliamo rivolgerti, ma speriamo che tu abbia potuto respirarle finché eri tra noi. 

Per moltissimi un vero amico, per alcuni un fratello, per tutti una persona vera, eccezionale.

Hai creato una casa intorno al rugby, una casa con le porte grandi e sempre aperte, una casa ideale che non ha ancora dei muri, o un indirizzo stabile. Una casa immaginata, ovunque abbiamo girovagato. Ora ci hai lasciato un sogno, il sogno "a colori” su cui hai speso i tuoi ultimi respiri. Che ognuno di noi lo possa sognare. Che tutti si abbia solo un centesimo della tua "spinta” per portarlo avanti.

Apparentemente burbero, di scorza dura, ma con un cuore grande, tenero, come un porcospino. Una persona buona, una persona vera, con un’immensa umanità.
Hai avuto una capacità sovrumana di essere vicino ai ragazzi, nel bene e nel male. Ci stupivi sempre quanto tenacemente provavi a sostenere e recuperare chi si perdeva nello sport e nella vita, accompagnandolo o pungolandolo anche duramente. Hai avuto la dote di riuscire a parlare con i ragazzi di qualsiasi età, ed essere ascoltato da tutti. Hai avuto la irresistibile vocazione di accompagnare i ragazzi a diventare adulti.  
Ti esponevi. Eri coinvolto. Come chi vive veramente.

Ci hai ispirato e sostenuto. I tuoi sogni, i progetti impossibili, a prima vista folli, quando li abbiamo capiti ci hanno portato a fare grandi cose. Quelli che non abbiamo capito saranno la tua ricca eredità, li capiremo più avanti, dacci tempo. Sei stato esigente con noi compagni di strada e con i ragazzi, come solo chi ha a cuore gli altri è esigente. Quante volte ti sei preso cura di chi si faceva male e quante volte ci hai sferzato perché lo facessimo tutti.

Ci hai anche trasmesso la gioia di vivere, perché hai sempre messo un po’ di gioco in tutto quello che facevamo con il rugby. Ci invitavi a non prenderci troppo sul serio. Quante volte ci hai ricordato che una risata ci seppellirà. In uno dei tuoi ultimi discorsi allo staff hai detto che abbiamo il dovere di essere felici e dare felicità con il rugby, se no meglio fare altro.

Ci hai guidato fino qui. Ci hai lasciato di colpo, senza mezze misure, come piaceva a te.
Nel rugby si dice che ci hai passato la palla, un off-load e sei andato avanti. Ora tocca a noi, insieme.

Il tuo sogno sarà il nostro impegno, in tua memoria e per la comunità.

Ciao 
I tuoi amici e compagni del Rugby


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